Gli impianti di gas medicali servono a distribuire, all'interno delle strutture sanitarie, gas medicinali, miscele di gas medicinali, vuoto, e ad evacuare gas e vapori anestetici.

Gli interventi che riguardano questi impianti effettuati negli ospedali, si possono in generale suddividere in due grandi categorie:

  1. Nuovi impianti
  2. Modifiche di impianti già esistenti

Sia i nuovi impianti sia le modifiche di impianti esistenti, rientrano tra i dispositivi medici soggetti alla Direttiva 93/42/CEE ed alla marcatura CE.

Come funzionano gli impianti di gas medicali 

Gli impianti di distribuzione dei gas medicinali distribuiscono i gas partendo da uno stoccaggio in bombole o in contenitori criogenici, fissi o mobili; nel caso dell'aria medicinale e dell'aria medicinale sintetica, essa può essere prodotta in loco mediante compressori o miscelatori.

Gli impianti sono composti da una rete di distribuzione, da un sistema di controllo, di monitoraggio e di allarme e da unità terminali alle quali il professionista connette le singole apparecchiature direttamente o tramite tubi flessibili muniti di appositi innesti. La rete di distribuzione è alimentata da una centrale di alimentazione i cui componenti possono rientrare nel campo di applicazione di diverse Direttive.

Le unità terminali possono essere installate a parete o su travi testa letto nei locali di degenza, su pareti tecniche e su utenze pensili nei reparti operatori e di terapia intensiva.

Gli impianti gas medicali comprendono queste tipologie di impianti:

  • impianti di distribuzione dei medicali compressi e per vuoto (IDGM)
  • impianti di evacuazione dei gas anestetici (SDEGA)

Gli impianti di distribuzione dei medicali compressi e per vuoto (IDGM) 

Un impianto di distribuzione dei gas medicali compressi e per vuoto (IDGM) è un sistema di distribuzione completo.

Ecco cosa comprende: 

- la centrale di alimentazione 

- la rete di distribuzione

- le unità terminali

- un sistema di monitoraggio e allarme.

I gas medicali compressi sono gas (o miscele di gas) in pressione destinati all'uso con i pazienti per finalità anestetiche, terapeutiche, diagnostiche o per ragioni di prevenzione. 

Tipici componenti di un IDGM sono quelli che seguono:

- sistemi di decompressione, evaporatori, compressori d’aria, pompe del vuoto, sistemi di filtrazione, serbatoi, miscelatori, concentratori di ossigeno

- tubazioni metalliche e non metalliche, riduttori di pressione, valvole di intercettazione

- unità terminali

- sistemi di controllo, monitoraggio e allarme, quali sensori, pannelli indicatori, sistemi PLC e BUS

Schema di un IDGM

Gli impianti di evacuazione dei gas anestetici (SDEGA) 

Un impianto di evacuazione dei gas anestetici (SDEGA) è un sistema di distribuzione completo che aspira, convoglia e scarica all'esterno della struttura sanitaria i gas e i vapori anestetici espirati dal paziente e che comprende un generatore che fornisce la pressione negativa per l’aspirazione, un sistema di indicazione, una rete di scarico con le unità terminali dove è richiesta la presenza di aspirazione per l’evacuazione dei gas anestetici.

Componenti tipici di un SDEGA sono:

- generatori per evacuazione gas anestetici quali soffianti ed eiettori con sistema venturi

- sistemi di regolazione della pressione e della portata

- tubazioni metalliche e non metalliche, riduttori di pressione, valvole di intercettazione

- unità terminali

- sistemi di controllo, monitoraggio e allarme, quali sensori, pannelli indicatori, sistemi PLC e BUS, sistemi di indicazione pneumatici 

Schema di un SDEGA

Il paziente al centro di tutto: lo spazio di cura 

Lo spazio di cura del paziente è qualunque spazio di una struttura sanitaria nel quale il paziente può essere esaminato o trattato. 

L’organizzazione per la cura della salute deve essere designata come “spazio” in base al livello di assistenza previsto che in esso viene erogato al paziente. Ciò riflette un allontanamento dalla semplice etichettatura di una stanza identificata come “terapia intensiva” o “assistenza generale”, volgendo verso un esame più attento del rischio per il paziente, in base alle effettive procedure che verranno svolte. 

La designazione di questi spazi determina la tipologia dei sistemi impiantistici da applicare, è da qui che parte tutto.

Ecco come avviene la definizione di questi spazi:

Garantire questa suddivisione significa proteggere i pazienti nelle strutture sanitarie, consentendo la corretta previsione dei sistemi impiantistici da realizzare. 

Il tema affrontato è molto vasto e delicato, perché mette al centro la sicurezza e il benessere dei pazienti nei reparti degli ospedali e delle cliniche.

Per sapere di più e rimanere sempre aggiornato, ti invitiamo a sfogliare l’anteprima gratuita del “Manuale dei sistemi dei gas medicali e del vuoto” di Armando Ferraioli, che analizza tutti gli aspetti legati alle problematiche dei gas medicali in fase di progettazione e realizzazione degli impianti.

Commenti (0)

Non ci sono ancora commenti

Aggiungi nuovo commento

Product added to wishlist